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- ZANRÈ ALBERTO
Albareto di Borgo taro 30 settembre 1921-Gotra 15 luglio 1944
Figlio di Lazzaro. Nato da famiglia agiata, fu studente in medicina nell’Universitl di Parma.Organizzs la prima brigata partigiana democratico-cristiana della montagna Parmense, la Seconda Iulia, tutta formata di ex alpini e montanari, che opers dalle falde del molinatico al Centocroci. Di essa comands personalmente un reparto mobilissimo di ottanta uomini, temuto dai tedeschi e dalle camice nere, che in ogni scontro con loro subirono perdite notevoli e lasciarono prigionieri. sacrificando parte del suo patrimonio, riusco a dotare il suo drappello di armamento acquistato di contrabbando alla Spezia. Tra le sue azioni piØ brillanti sono da ricordare quella di Pontolo, nella quale trenta militi fascisti che avevano cominciato operazioni di rappresaglia contro famiglie di patrioti di quella zona, vennero sorpresi e uccisi nel combattimento (tre fatti prigionieri) e quella nella galleria del Borgallo, durante la quale restarono uccisi dodici Tedeschi e quattro del battaglione San Marco (sette fatti prigionieri). Ma soprattutto degna di menzione fu la battaglia condotta tra la Croce di Ferro e il passo del Bratello, svoltasi ai primi del luglio 1943. Impegnatosi contro un reparto di circa duecento Tedeschi in marcia, riusco a circondarne una ventina. Il capitano che li comandava, piuttosto che arrendersi, si suicids sul posto. Venne fatta una ventina di prigionieri e altri ancora il mattino successivo. Buona parte fuggirono nella notte e vennero poi presi nei giorni seguenti a Tiedoli, Ostia e Borgo Val di Taro. Lo ZanrÅ fece parte del primo ristretto Comitato di liberazione di Borgo Val di Taro, che venne poi man mano aumentando di numero. Fu il primo a raccogliere elementi e a organizzare la resistenza armata contro i Tedeschi. Altri nuclei da lui fondati si costituirono successivamente in bande autonome, qualcuna anche assai importante. Egli pers volle sempre rimanere nella prima brigata democratico-cristiana Seconda Iulia. Cadde in combattimento e fu decorato di medaglia d’argento al valor militare alla memoria, con la seguente motivazione: Comandante di battaglione nel corso di una ardita azione di pattuglia, cui aveva partecipato volontariamente, scontratosi con un automezzo trasportante un reparto armato avversario, nonostante la evidente superioritl di questo, non esitava ad attaccarlo in terreno scoperto, annientandolo bentosto. In una successiva azione di rastrellamento, mentre con i suoi uomini cercava di contenere la forte pressione avversaria, colpito da raffica di fuoco, immolava eroicamente la sua vita sul campo. Dopo la sua morte la Seconda Iulia assunse la denominazione di Brigata ZanrÅ.
FONTI E BIBL.: Decorati al valore, 1964, 27-28; Caduti Resistenza, 1970, 95; Gazzetta di Parma 25 aprile 1973, 7.
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